Superare l’ansia di parlare in pubblico in tre mosse

superare ansia parlare in pubblico

Parlare in pubblico è un’esperienza molto positiva per alcuni, mentre per altre persone può generare ansia. Eppure, la capacità di fare un discorso ad una platea è una competenza molto importante, specialmente per chi ricopre ruoli di responsabilità. È molto probabile che, coordinando persone o progetti, ci si ritrovi a dover raccontare in una presentazione gli esiti del proprio lavoro. Ma è una capacità imprescindibile anche per chi ha necessità di proporre idee, servizi o prodotti. Penso a chi si occupa di vendite, marketing, dei lavoratori autonomi o degli imprenditori.

Le emozioni del parlare in pubblico

Siamo animali sociali, ma non necessariamente animali da palcoscenico.

L’idea di essere al centro dell’attenzione di più persone contemporaneamente, di avere diversi occhi puntati addosso, può scatenare ansia. Questo può accadere sia in un contesto di interazione dal vivo, che durante una videoconferenza. Sia durante un discorso a una platea ampia, come accade in un convegno, sia durante una riunione ristretta a poche persone.

Il timore di sbagliare, di perdere il filo del discorso, di non risultare accattivanti o di non riuscire a gestire le critiche di chi ci ascolta. Sono queste le principali preoccupazioni di chi vive con ansia il parlare in pubblico.

Lo stato d’ansia, che non è altro che un derivato della paura, comporta per la persona il dispiego di energie per prepararsi ad eventuali inconvenienti. Questo stato di allerta tendenzialmente peggiora la performance quando ci si rivolge ad un pubblico: ci si irrigidisce, vengono a mancare la spontaneità ed il sorriso, si disperde l’attenzione anziché mantenere il focus sul proprio discorso.

L’agitazione diventa evidente attraverso diversi segnali della comunicazione non verbale:

  • il movimento frenetico del corpo o la sua rigidità;
  • il tremore della voce;
  • il parlare troppo in fretta o troppo lentamente;
  • l’alzarsi o abbassarsi del tono di voce.

Chi sta esponendo un discorso in uno stato di ansia si accorge di questi effetti e si innervosisce ancora di più.

Vediamo quindi qualche strategia per gestire questi timori, e rendere la comunicazione in pubblico più vivibile.

Strategia n.1: prendi consapevolezza della paura

Il presupposto fondamentale per non farsi bloccare dalla paura è riconoscerla.

È una paura legittima. Non siamo nati per affrontare le folle.

Cercare di negare la paura facendo finta di essere superman non è la strategia migliore. Lo diceva già il buon Freud nel 900: “le emozioni inespresse non moriranno mai. Sono sepolte vive e usciranno più avanti in un modo peggiore”.

Se non accogli la paura, se non accetti di provarla, finirà col rincorrerti e aumentare nel tempo. Meglio darle un nome e dire a se stessi “in questo momento provo timore all’idea di espormi in pubblico”.

Strategia n.2: focalizzati sui contenuti

Chi ti ascolta non è concentrato su di te, ma su quello che stai comunicando.

Hai di fronte delle persone interessate al contenuto del tuo discorso. Organizzati quindi, strutturandolo e dandogli una forma che ti sia di aiuto per gestirlo.

Ci sono persone che si muovono meglio preparando una traccia molto precisa del proprio discorso, altre per le quali è più utile un memo rapido con i soli concetti da trattare.

Fai il punto su di te: sei una persona che gestisce meglio l’improvvisazione su una traccia, o che ha bisogno di appunti dettagliati? Impegnati a costruire la tua personale strategia. Non ne esistono di valide per tutti.

Strategia n. 3: sintonizzati con il pubblico

Le esperienze come formatrice mi dicono che è vero: in ogni gruppo umano c’è sempre il contestatore, la persona critica che potrebbe metterti in difficoltà. Ma in genere è solo uno! Tutte le altre persone sono in ascolto e ben disposte, e potrebbero anche decidere di mettere il “nemico” nell’angolo.

Dunque, non partire dal presupposto di avere di fronte una platea di aggressori. Molte delle persone che ti ascoltano saranno pronte ad apprezzare la tua disponibilità nel metterti in gioco.

Parti con una conoscenza delle persone che ti ascolteranno (chi sono, perché ti ascoltano), cerca di adottare il loro linguaggio, poniti in un’ottica di ascolto attivo e preparati a dialogare con loro.

Procedi con calma nella tua esposizione, non correre, dà il tempo di seguirti a chi hai di fronte. Lascia spazio per le domande e quando non sai qualcosa, ammettilo. Abbandona il perfezionismo e la pretesa di sapere tutto.

Per concludere

Affronta il tuo discorso in pubblico riconoscendo l’ansia e rassicurandoti, anziché giudicarti.

Prova a fare qualche respiro profondo, e se ti accorgi che il respiro diventa affannoso, rallenta.

Osserva chi hai di fronte come potenziali amici, e non come nemici.

Mettiti in gioco e parla in pubblico in tutte le occasioni che hai: l’esperienza è il modo migliore per apprendere e superare le difficoltà. Chiedi qualche feedback a chi ti è vicino.

 

Se vuoi migliorare la tua capacità di parlare in pubblico, contattami. Formulerò insieme a te un percorso di coaching per lavorare su questo tema.

 

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