Sportello d’ascolto in azienda

Lo sportello d’ascolto psicologico in azienda è un dispositivo utile a favorire un buon adattamento tra persona, vita lavorativa e vita personale. Permette la gestione immediata di criticità che possono condizionare il benessere dei lavoratori all’interno del contesto aziendale.

Progettare uno sportello d’ascolto in azienda

Lo sportello d’ascolto psicologico può essere attivato dall’azienda in funzione di uno scopo specifico, con una connotazione diversa a seconda dei casi:

  • spazio d’ascolto dedicato esclusivamente alle tematiche lavorative;
  • programma di potenziamento del benessere organizzativo, ai fini della prevenzione dei rischi psicosociali;
  • azione di miglioramento in esito alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato;
  • strumento fruibile in seguito a situazioni particolari, quali incidenti sul lavoro, molestie o aggressioni da parte di terzi;
  • dispositivo di welfare aziendale, aperto ad accogliere temi della vita lavorativa e personale.

Lo scopo per cui si attiva questo strumento permette di definirne criteri di accesso (chi può farne richiesta), frequenza e numero di incontri per persona, modalità di fruizione (es. in presenza oppure a distanza, all’interno o all’esterno dell’azienda).

Come funziona per la persona e per l’azienda

L’attivazione di uno sportello d’ascolto richiede la presenza di una consulente esterna all’organizzazione, a garanzia della privacy dei lavoratori.

È preferibile che il contatto fra i lavoratori e lo sportello avvenga in maniera diretta, senza la presenza di intermediari, perché i lavoratori abbiano percezione di una piena tutela sui contenuti dei colloqui fin dal primo scambio.

La consulenza della psicologa può includere una reportistica periodica alla committenza contenente dati generici, non riconducibili alle singole persone coinvolte, quali: numero di accessi allo sportello, numero di colloqui svolti per persona,  macro-tematiche affrontate (es. relazioni interpersonali, conciliazione vita-lavoro, ecc.) e, per le organizzazioni più strutturate, dati quali l’area aziendale di afferenza e il livello di inquadramento. . 

La consulente mantiene una collaborazione con gli enti aziendali interessati al servizio, quali ufficio Risorse Umane, RSPP, medico competente e datore di lavoro per monitorare gli esiti di tale azione. L’analisi sarà sempre condotta sul gruppo di lavoratori coinvolti, per mantenere riserbo sui singoli.

Interventi già realizzati

  • sportello d’ascolto psicologico per dipendenti di azienda del settore commercio;
  • consulenza psicologica individuale e di coppia per multinazionale che eroga servizi di welfare per dipendenti di realtà di vario settore;
  • sportello di ascolto per tematiche lavorative rivolto a singoli e gruppi di lavoro, per Comune capoluogo di Provincia, con incarico di consigliera di fiducia;
  • sportello di ascolto e intervento psicoterapeutico breve per lavoratori di un’università pubblica;
  • sportello d’ascolto e sostegno psicologico per lavoratori coinvolti in un incidente sul lavoro, per azienda ferroviaria;
  • sportello d’ascolto come strumento di welfare per azienda metalmeccanica.

Per avere supporto nella implementazione di uno sportello di ascolto nella tua azienda, contattami.

sportello d'ascolto in azienda

Bibliografia

Avallone F., Paplomatas A. (2005) Salute organizzativa. Psicologia del benessere nei contesti lavorativi, Raffaello Cortina.

AAVV (2018) Documento di sintesi del seminario “Sportelli d’ascolto negli ambienti di lavoro” del 20 aprile 2018 presso Ordine degli psicologi del Lazio, Roma.

Balducci C. (2015) Gestire lo stress nelle Organizzazioni, il Mulino.

Clarkson P. (1992) Gestalt Counseling. Per una consulenza psicologica proattiva nella relazione d’aiuto, Sovera.

Forgione M. C. (2011) Il consigliere di fiducia. Definizione strumenti. Piccolo vademecum, LED.

Mucchielli R. (1987) Apprendere il counseling, Erickson.

Tessaro E. (2020) Stringiamoci la mano. Il consigliere di fiducia come mediatore nei contesti organizzativi, Unipress.