Fare richieste: reclami e scuse

reclami e scuse

Come comportarsi quando chi ci ha fatto la promessa non sembra averla soddisfatta? Cosa fare se non si è in grado di rispettare l’impegno preso?

Sempre in un’ottica di responsabilità parliamo di scuse produttive e reclami produttivi, ovvero delle modalità di comunicazione fra le due parti (chi ha fatto la richiesta, chi si è impegnato nella promessa) finalizzate a recuperare la situazione.

Fare un reclamo produttivo

Presentare un reclamo produttivo significa manifestare la propria insoddisfazione con l’obiettivo di ottenere un risarcimento da parte di chi non ha ottemperato alla promessa. Ecco le caratteristiche che differenziano un reclamo produttivo da una semplice lamentela:

  • Viene presentato alla persona che ha fatto la promessa e non l’ha mantenuta, in modo diretto e senza utilizzare l’intermediazione di un terzo;
  • Lascia all’altro un margine perché possa riparare, ovvero riprendersi carico della promessa in una nuova modalità che possa risultare più percorribile;
  • È espresso con la convinzione della possibilità di un rimedio, senza un carico di emozioni negative (rabbia, tristezza);
  • Viene comunicato immediatamente, per evitare l’accumularsi di rabbia o tensione;

Il reclamo produttivo richiede proattività e disponibilità ad esporsi verso l’altro, ci pone in una posizione diversa da chi si lamenta con il solo scopo di ottenere vicinanza affettiva o commiserazione. 

Presentare delle scuse produttive

Specularmente, chi non è in grado di rispettare la promessa fatta può utilizzare le scuse produttive per ristabilire un nuovo equilibrio con l’interlocutore e porsi in un’ottica risarcitoria, piuttosto che limitarsi ad esprimere la propria incapacità. Le scuse sono produttive quando:

  • Sono tempestive, ovvero vengono presentate non appena ci si rende conto di non poter portare a compimento la promessa (senza attendere che la situazione peggiori);
  • Esplicitano l’impegno che è stato messo in gioco, ovvero cosa è stato fatto (e cosa no) e come lo si è fatto;
  • Offrono una spiegazione del motivo per cui non si è portato a termine quanto promesso;
  • Indagano i danni procurati all’altro e offrono la disponibilità a un nuovo impegno per la riparazione degli stessi;
  • Prevedono la possibilità di negoziare un nuovo impegno.

In entrambi i casi vi è un ultimo passaggio fondamentale, ovvero la valutazione: è utile in termini di apprendimento comprendere cosa ha determinato il fallimento del ciclo  sia per ciascuna delle due parti, che per la loro relazione (di qualunque natura essa sia, ad es. affettiva, commerciale, ecc). Abbiamo formulato male la nostra richiesta? Ci aspettavamo di più ma non ci siamo occupati di manifestare la richiesta effettiva? Non c’è stata reciproca comprensione? La promessa superava le possibilità di chi l’ha fatta? Tutti aspetti da indagare.

La comunicazione efficace è una competenza che si può acquisire e allenare con un percorso di coaching: contattami per definire insieme il tuo personale percorso.

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