Le difficoltà dell’esistenza e come può aiutare la psicoterapia della Gestalt

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Come può aiutare ad affrontare le difficoltà dell’esistenza una psicoterapia ad orientamento gestaltico?

Nel suo libro “L’approccio della Gestalt” Fritz S. Perls, il padre della psicoterapia, descrivere con queste parole le difficoltà dell’esistenza delle persone nella società contemporanea:

L’uomo moderno vive in uno stato di bassa vitalità. Benché in genere non soffra profondamente, conosce ben poco della vera vita creativa. In compenso, è divenuto un automa pieno di angosce. Il mondo gli offre vastissime opportunità di accrescimento e godimento, ma lui girovaga senza meta, senza sapere cosa desidera realmente e quindi completamente incapace di immaginare come ottenerlo. Non si accinge all’avventura della vita con entusiasmo e tanto meno con ardore. Sembra credere che il momento del divertimento, del piacere, della crescita e dell’apprendimento sia l’infanzia e la giovinezza, e abdica alla vita stessa quando raggiunge la ‘maturità’. Fa finta di essere impegnato, ma la sua espressione facciale indica la mancanza di qualunque interesse reale. Di solito è impassibile, annoiato, distaccato o irritato. Sembra aver perso ogni spontaneità, ogni capacità di sentire e di esprimersi direttamente e in modo creativo. È bravissimo nel parlare dei suoi guai e del tutto incapace a tenere loro testa. Ha ridotto la vita stessa a una serie di esercizi verbali e intellettuali; si annega in un mare di parole. Al processo del vivere ha sostituito le spiegazioni psichiatriche o pseudopsichiatriche della vita. Passa un tempo infinito a cercare di riaffermare il passato o di plasmare il futuro. Le sue attività attuali sono semplicemente compiti fastidiosi di cui deve sbarazzarsi. Talvolta, non è neppure consapevole delle sue azioni del momento.”

Fritz Perls introduceva così il libro che racchiude i capisaldi del suo modo di fare psicoterapia, pubblicato per la prima volta nel 1973.

Siamo a quasi cinquanta anni fa, eppure questo incipit si cuce molto bene sulle vite di tanti di noi. Non penso solo alle persone che popolano gli studi degli psicologi, ma anche a quelle che incontriamo sulla nostra strada in ogni momento della vita, in primis a noi stessi.

Come può supportare la psicoterapia della Gestalt?

Di fronte a questa descrizione dell’umanità, ci si può chiedere quale sia l’efficacia del counseling o della psicoterapia nel venire incontro alle difficoltà, per risolvere il disagio dell’esistere.

Risponderò con alcuni dei punti più significativi che contraddistinguono un supporto psicologico ad orientamento gestaltico, e che lo rendono efficace per portare i clienti a ritrovare il proprio benessere:

  • è un modo di ascoltare e accompagnare le persone che non parte da delle risposte preconfezionate o dalla presunzione di sapere cosa sia giusto o sbagliato. I significati, i valori, vengono ricostruiti insieme ai clienti per dare un senso personale alla propria vita. Così, l’esistenza diventa un progetto coerente con la natura del singolo, i suoi bisogni, il suo sentire;
  • è un approccio alla persona basato sul qui ed ora, che non sfugge nel passato o nel futuro. Usa il passato come strumento per comprendere il presente, ma non si affanna nella ricostruzione di ciò che è accaduto, non cerca colpe o errori da rimediare. Evita di guardare al futuro, perché riconosce che il vero senso è nell’oggi, e guardare oltre significa perdere di vista il benessere del momento attuale;
  • mette la persona al centro, assegnandole il potere di decidere, di mettersi in gioco, di fare delle scelte. Il compito dei terapeuti della Gestalt è di aiutare la persona a sentire la responsabilità delle proprie scelte;
  • utilizza il contatto e il riconoscimento delle emozioni come lo strumento principale per determinare dove si trova il piacere e cosa produce malessere nella persona;
  • guarda mente e corpo come parte di un tutt’uno, e non come entità separate dove la mente è la sede della razionalità e il corpo un suo accessorio. Il corpo è il luogo in cui agiscono le emozioni, un autentico patrimonio della nostra consapevolezza. Così, attraverso una visione olistica, anche i segnali del corpo trovano una via di dialogo con noi stessi e il loro messaggio viene valorizzato;
  • accetta le contraddizioni, la presenza in ognuno di noi di desideri e bisogni incoerenti, che pure possono trovare un equilibrio e un’integrazione per consentire di essere naturali e ritrovare la pace con sé stessi.

In sintesi, l’approccio della Gestalt persegue l’intento di farci uscire dallo stato di perdita di interesse e spontaneità, per ritrovare il piacere di esistere e di vivere un’esperienza di vita unica. Unica come è unico ciascuno di noi.

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