La norma ISO 45003 e l’importanza degli psicologi per la gestione dei rischi psicosociali

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La norma ISO 45003 per la gestione dei rischi psicosociali costituisce una linea guida per la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Si tratta di uno standard a cui le aziende possono aderire per consolidare procedure e assetti organizzativi in grado di tutelare i lavoratori dai rischi di natura psicosociale (stress prolungato, burnout, violenze sul lavoro, mobbing, ecc.).

Utilizzare questo standard costituisce un passaggio utile allo scopo di prevenire i rischi psicosociali, ma richiede l’intervento di professionisti della psicologia del lavoro per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Infatti, uno standard organizzativo non può essere di per sé garanzia di ambienti sani e in grado di tutelare la salute psicologica dei lavoratori. Sono gli psicologi del lavoro i professionisti più competenti per muoversi nell’intreccio tra le dinamiche di una organizzazione e la condizione di benessere dei lavoratori, progettando iniziative volte a consolidare la salute organizzativa.

Il ruolo dell’ISO sul tema della salute e sicurezza dei lavoratori

L’International Organization for Standardization (ISO) rappresenta un riferimento internazionale per la messa a punto di norme tecniche a cui le aziende possono attenersi per certificare le proprie procedure. La norma forse più conosciuta è quella relativa alla Qualità (ISO 9001), ma esistono anche standard per certificazioni di tipo ambientale, funzionali alla sicurezza in senso più ampio e altre ancora.

Le norme ISO non superano le legislazioni nazionali, ma costituiscono uno standard dal punto di vista procedurale e organizzativo.

L’ISO aveva già promosso nel 2018 un impianto per certificare le procedure per la salute e sicurezza sul lavoro: la ISO 45001. Tale norma definisce un sistema di gestione dei rischi con i requisiti e le azioni necessarie per implementare, promuovere e migliorare la salute e sicurezza sul lavoro.

La norma ISO 45003

Nel giugno 2021 è stata pubblicata la ISO 45003 dal titolo ‘Occupational health and safety management – Psychological health and safety at work – Guidelines for managing psychosocial risks’. Questa nuova norma si integra con lo standard ISO 45001, aggiungendo una guida specifica per la gestione dei rischi psicosociali e la promozione del benessere sul lavoro, come parte integrante di un sistema di gestione della sicurezza e salute.

Lo scopo principale della ISO 45003 è di definire i rischi psicosociali e sviluppare un quadro di gestione per gli stessi.

La norma ISO 45003 non evidenzia aspetti innovativi o diversi rispetto a quanto già riconosciuto dalla ricerca e dalle linee guida delle istituzioni nazionali ed europee. Può costituire un vantaggio per l’organizzazione per l’approccio pragmatico con cui definisce azioni e processi, facilmente implementabili a livello procedurale.

Perché affidarsi a psicologhe e psicologi per affrontare questi temi

Quando si parla di rischi psicosociali in azienda ci si sta confrontando con aspetti del benessere organizzativo che coinvolgono dati oggettivi, ma soprattutto il mondo intangibile della qualità dei sentimenti e delle relazioni umane.

Come accade per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato è possibile fare una diagnosi di base sul benessere analizzando i fattori che costituiscono evidenze di rischio organizzativo (es. un elevato turnover o il mancato utilizzo delle ferie, o il numero delle assenze), ma una diagnosi più approfondita richiede di studiare il fenomeno più da vicino, ed affidarsi a professionisti che sappiano andare oltre una check list per cogliere lo spessore di ciò che si sta valutando.

La conoscenza del benessere individuale o di un gruppo non può essere ridotta ad una procedura aziendale, che rischierebbe di diventare un esercizio di stile. È necessario conoscere l’impatto di quella procedura sui protagonisti dell’organizzazione. Respirare l’aria di un determinato ufficio o di una azienda, osservare le persone e cogliere il clima che si stabilisce fra di loro. Per questo motivo è bene coinvolgere le figure più competenti in materia: psicologhe e psicologi del lavoro.

Pertanto, il suggerimento che mi sento di dare è di adottare queste norme come standard operativo e procedurale, ma mantenere contestualmente uno sguardo qualitativo sulla vita delle persone in azienda.

Per verificare la salute della tua azienda e mettere a punto azioni per la tutela dai rischi psicosociali, contattami.

 

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