Dati personali nel curriculum: cosa mettere e come

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Dopo aver  scelto il formato e lo scopo del vostro curriculum, non vi resta che iniziare a compilarlo. Partiamo dall’inizio: i dati anagrafici. Sembra semplice, ma… non sempre lo è! Ecco qualche indicazione:

Foto: sì o no?

La foto è utile, è indubbio. Il selezionatore si ricorderà più facilmente di una persona guardandola in faccia, anche a distanza di tempo. Però, a meno che si concorra per posizioni che prevedono mansioni di rappresentanza o a contatto con i clienti (dove la presenza, o diremmo oggi con un concetto più ampio lo standing, è indispensabile), non è un obbligo. Quindi sì alla foto se ne abbiamo una:

  1. Formato tessera: no ai mezzibusti o alla figura intera, a meno che si concorra per un posto da top model. La foto serve solo a ricordare chi siete;
  2. Recente: non vorrete essere ricordati come “quello/a che ha messo la foto di 10 anni prima?”. Il tempo passa per tutti, non facciamolo notare di più con un’immagine che non rappresenta chi siamo oggi;
  3. Professionale: no alla foto da “velina” o da “tronista”, con l’espressione seduttiva o in posa. No alla foto triste da macchinetta della metro, con colorito smorto ed espressione allucinata. No alla foto al mare. Sì ad una foto (va bene anche un selfie) con un’espressione naturale o – se proprio vi serve un modello a cui ispirarvi – un sorriso enigmatico stile Gioconda. Più lo sfondo è neutro, meglio è.

Dove vivi?

I dati personali devono essere utili al selezionatore per rintracciarvi facilmente e  farsi un’idea di dove abitate o avete possibilità di domicilio immediato. Prendete il concetto di residenza in modo flessibile: non serve indicare la residenza dichiarata allo Stato, al selezionatore interessa sapere dove vivete oggi. Se state cercando il trasferimento in un’altra città, scrivetelo chiaramente nel campo dati personali e, se possibile, indicate già un indirizzo nella sede di destinazione.

Inserite il numero di un cellulare che tenete acceso  (ormai nessuno vi cercherà più sul telefono di casa).

L’indirizzo e-mail deve essere quello di una casella che controllate quotidianamente, non è infrequente che le comunicazioni relative alle candidature vi vengano inviate via e-mail. Se possibile, cercate di inserire un indirizzo semplice, tipo “nome.cognome”, evitando soprannomi e simili (es. pesciolina, cavalieredellozodiaco, thechampion, ecc.).

Se state cercando lavoro all’estero, o lontano da casa, inserite il nome del vostro account su skype o di un altro sistema che vi permetta la videochiamata on line, oggi molto diffusa.

Stato civile

Nota dolente per le signore, specie se in età fertile, dal curriculum in formato europeo non è richiesto. Io vi suggerisco di non indicarlo: almeno, così, sarà la controparte a dovervelo chiedere.

Varie ed eventuali

Molti candidati creativi arricchiscono il loro curriculum di altre informazioni. Qualche consiglio per tenere a freno la vostra inesauribile inventiva:

Informazioni stile Ikea: a meno che vi stiate proponendo a un’agenzia per modelli o attori, è difficile che al selezionatore interessino le vostre misure (peso e altezza). Evitate di inserirle!

Quattroruote:  bene sapere che avete la patente e siete automuniti, ma non fateci sapere che macchina avete. 

Salutismi: il dichiarare apertamente la propria contrarietà al fumo… a cosa vi serve? Evitate. Se il selezionatore è un fumatore, alla vostra indicazione “non fumo” reagirà con un “…e allora???”.

 

 

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