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Donata Bruzzi

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Psicologia

Il contributo dello psicologo nella certificazione dei professionisti della Security

Pubblicato il Ottobre 10, 2020Ottobre 10, 2020 wp_11264910

Per potersi certificare come professionista della Security occorre rispondere ai requisiti previsti dalla norma  UNI 10459:2017 (che aggiorna la precedente UNI 10459:2015), pubblicata dalla Commissione Tecnica Sicurezza della Società e del Cittadino. La norma  definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza del professionista della Security, ossia la figura che valuta, gestisce, coordina, previene e mitiga i rischi di origine criminosa di un’organizzazione.

A seconda della complessità organizzativa e delle attività previste, sono tre i livelli di professionalità definiti per il presidio della Security dell’Organizzazione: il professionista di livello operativo (Security  Expert),  di livello manageriale (Security  Manager) e di alto livello manageriale (Senior  Security  Manager).

La norma stabilisce i requisiti richiesti per ciascun livello, a partire dai compiti e dalle attività, in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework – EQF). I requisiti sono espressi secondo criteri tali da agevolare i processi di valutazione e convalida.

La norma include alcune appendici fra cui la D, che definisce gli aspetti comportamentali necessari affinché i professionisti della Security possano attuare una condotta adeguata  agli  standard  etici  e  deontologici.

Il contributo dello psicologo nel processo di certificazione dei professionisti della Security riguarda nello specifico l’emissione della certificazione volta ad accertare l’adeguatezza agli aspetti comportamentali.

Nella mia esperienza di psicologo certificatore ho utilizzato un protocollo diagnostico comprendente:

  • Un inventario di personalità;
  • Un’intervista semi-strutturata, volta a discutere i risultati del test ed approfondire ulteriori elementi.

Il protocollo si è dimostrato sufficiente ed adeguato ai fini della valutazione, tuttavia è possibile integrarlo con altri test, volti ad approfondire alcune dimensioni, specialmente qualora non siano rilevabili in fase di intervista (es. intelligenza emotiva).

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